martedì 3 dicembre 2013

Massimo Volume - Stanze - 1993


I Massimo Volume sono stati un gruppo particolare e importantissimo nel panorama rock-noise italiano (definito anche un po' art-rock, anche se sono definizioni che non mi piacciono particolarmente). Anzi, sono, in quanto esistono ancora ed hanno appena sfornato un nuovo disco "Aspettando i barbari" che non è per niente male.
Insomma "Stanze", dopo una demo del 92 e dopo l'allontanamento (o l'abbandono?) di Umberto Palazzo nel 93 fanno uscire questo disco. È un periodo particolarmente ricco per il rock alternativo italiano, l'anno dopo uscirà Catartica dei Marlene Kuntz, ci sono gli Afterhours in pompa magna, e i CSI stavano muovendo i primi passi.
Rispetto a tutti gli altri i Massimo Volume però avevano qualcosa in più, oltre al fatto di non aver mai completamente "sfondato", c'era questa particolarità della recitazione, i pezzi sono sono cantati, i testi sono parlati in una maniera davvero inquieta, con un sottofondo musicale che prende a piene mani da quel che è il noise newyorkese come i Sonic Youth e anche dal post-hardcore di stampo Washinghton DC dei Fugazi.
Ci sono pezzi tipo "Alessandro" che fanno star male da quanto sono belli.
Ed ecco insomma, un disco da non ascoltare in compagnia ma da gustarsi da soli.



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