venerdì 15 novembre 2013

Bad Religion - Against the Grain - 1990


Nella vita ci sta avere qualche riferimento, quelle cose per cui un giorno che ti va tutto storto almeno dici, beh, i bad religion ci sono sempre. Fino ad ora è stato così, formati nei primi anni 80, dopo un piccolo scioglimento dovuto a disastri combinati con le tastiere (io lo dico sempre che sono uno strumento che crea mostri... sentitevi Into the Unknown), dalla seconda metà degli anni 80 fino ai giorni nostri si sono dimostrati come una delle band più continue, sfornando dischi a cadenza quasi annuale e abbinandoci intensi tour in tutto il mondo.
Il disco di cui vi voglio parlare è Against the Grain, il terzo della "sacra triade", una mia personale trilogia virtuale (ma scommetto che anche altri ci hanno pensato) che comprende i loro dischi usciti dall'88 al 90, 3 dischi, 3 anni, 3 bombe.
Se con Suffer avevano dimostrato al mondo che un disco punk può essere (auto)prodotto bene e contenere delle gran melodie e con No Control avevano dato una conferma decisa, con Against the Grain si dimostrano un gruppo maturo e capace di grandi cose, sfoggiando un songwriting sopra le righe (come al solito affidato per la maggiore a Graffin e Mr. Brett) e un artwork che parla da solo.
La formazione è quella storica, con oltre al professor (2 lauree, e tuttora è docente in università) Graffin alla voce ci sono mr.Brett (detto sig. Epitaph records) e Hetson alla chitarra, Jay Bentley al basso e Pete Finestone alla batteria, che dopo questo disco lasciò la band per concentrarsi su progetti suoi.



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