martedì 17 settembre 2013

Melvins - Ozma - 1989


Nella musica come nella vita c'è sempre chi traccia le strade e chi insegue.
Sebbene sia impossibile inventare qualcosa dal nulla, c'è da distinguere chi imita le proprie influenze e chi invece le elabora fondendole creando qualcosa di tutto sommato "nuovo".
I Melvins più o meno fanno parte di questi ultimi, sapientissimi nel imparare la lezione "doom" impartita dai Black Flag del lato B di My War con tutti gli echi sabbathiani che ne derivano con una sezione ritmica ossessiva, squadrata e spiazzante.
Pesante, roccioso e selvaggiamente compatto, questo disco insieme alle loro prime uscite daranno il la all'esplosione del grunge.
Nei dischi successivi si apriranno a sperimentazioni, influenze più massicce con altri generi, ma l'essenza dei melvins secondo me sta proprio qua.
Qualcuno noterà la cover dei Kiss, gruppo più volte citato da Buzzo come grande influenza, ricordo anche un'intervista in cui parlava delle accordature usate da simmons e soci e di come si siano ispirati a queste per determinati pezzi.



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