Il bello del post-punk è che lo si suonava già mentre il punk stava esplodendo.
Pere Ubu, ovvero uno di quei gruppi che ancora non ho capito come si pronuncia il nome, io perseguo nel modo italianissimo, che vede le pere affiancarsi alle prime 3 lettere di una delle più famose distribuzioni linux. Ma, visto che il loro nome deriva dal protagonista dell'opera teatrale francese "Ubu Roi" di Alfred Jarry, immagino si pronunci in francese, ma va bene così.
Il gruppo nasce dalle ceneri dei Rocket From The Tombs, gruppo sempre di Cleveland (ah, non avevo ancora detto che erano di li!), ceneri dalle quali nacquero anche i Dead Boys.
Insomma, primo disco, registrato tra il 76 e il 77 ed uscito a inizio 78. Spiazzante per l'epoca sicuramente, dove la violenza e l'irruenza del punk stava venendo fuori in pompa magna, i nostri non si limitano a riproporla ma la prendono e la strizzano su ritmi sghembi, cacofonie e deliri ambient, accompagnati talvolta da sax e musette, una sorta di cornamusa e da sintetizzatori impazziti.
Io ci trovo sempre un'angoscia che fa sempre bene e non stufa mai.
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