Altro post "su suggerimento".
Mi capita di fermare in modo quasi rocambolesco questo amico in bici, prima cosa che mi dice è: "stavo ascoltando gli Shellac, che tralaltro non ci sono ancora sul tuo blog".
Ok, eccomi qui, tanto oggi è il giorno giusto per questi suoni.
Shellac quindi, creatura fondata dal guru dei suoni Steve Albini, che dopo aver fatto del terrorismo sonoro (Big Black) e sociale (Rapeman) insieme all'altro guru Bob Weston (ricordo che questi due insieme fecero produzioni e suoni di "In utero") e al batterista Todd Trainer mettono su questa band destinata a lasciare ancora il segno.
I suoni sono decisamente taglienti e ricercati, ritmiche ossessive, sempre tutto dedito al "rumore" ma fatto più in ottica di sonorità moderne (dell'epoca), dove la potenza sonora era spinta più in la e la tecnica era comunque notevole (senti i contemporanei Don Caballero, Unsane, Drive Like Jehu...).
Non servono altre garanzie, però giusto per fatto di cronaca, loro erano ovviamente di chicago (e abbiamo giù detto quanto questa città abbia avuto dei gruppi fichi) e uscirono ovviamente per Touch and Go, che nei decenni 80-90 aveva sempre le orecchie puntate sulle band giuste, a quanto pare.
qui:
Nessun commento:
Posta un commento