I Descendents sono una di quelle eccezioni alla mia tendenza (negativa) ad adorare i primi lavori di un gruppo e a snobbarne i successivi.
Sarà che comunque anche quando Milo se ne "andò in college" e Stevenson mise su gli ALL con un altro cantante i risultati sono stati comunque più che buoni, e l'album in questione, uscito in un periodo di dualismo tra le due band ne è la prova.
In ogni caso sono stati degli anni in cui il terzetto (più i cantanti) lavorava alla grande, e anche il successivo disco ALL (World's on heroin del 98) ne è la prova.
Comunque oltre a dei grandi pezzi, ritornelli da paura, il solito Stevenson che mette tutti i colpi al punto giusto e si mangia gli ottavi a colazione io noto sempre una grande chitarra di Egerton, pennate in giù a tutto spiano, che danno una carica impressionante.
Non me ne voglia "Milo goes to college" ma il loro mio disco preferito è questo.
Da ragazzino (12 anni? giù di li) li conobbi grazie alla compilation punk-o-rama 2, che conteneva Coffee Mug, e più la ascoltavo più pensavo "come fanno a suonare così veloci? è impossibile farlo più veloce!", ovviamente sono stato smentito presto (non solo dalla musica veloce in generale, ma anche da cover di un certo livello), però ancora oggi mi fa un certo effetto sentirla, e mi sembra tuttora un pezzo veloce.
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