Per la serie "pezzi di cuore".
C'è qualcosa di strano e magico in questo disco, a partire dall'astratta grafica di copertina, il feedback di chitarra iniziale/finale la voce di Rudy sommersa nel mix (come lui stesso insistette nel momento del mixaggio), i testi criptici e visionari ("la mani sul nilo e la sera si divide").
Come affetto sono più legato al ristampone di Sguardo realtà che ancora oggi mi pettina a dovere, ma qui siamo davanti a un capolavoro senza tempo, quello che viene ricordato negli anni, che pure all'estero è ricordato (paint it black a philadelphia).
C'è poco altro da aggiungere, fatevi rapire.
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